
Indice:
– Il Regno
– Geografia
– Fauna
– Popolazione
– Governo
– Economia
– Cultura & Abbigliamento
– Fede
– Leggi

– Il Regno –
Il regno di Thyria fu fondato millenni fa dalla folle visione di un saggio Re ormai dimenticato, che era convinto di poter e dover creare un luogo di pace, di uguaglianza e che fungesse da rifugio per coloro che erano maltrattati. L’onore, le virtù cavalleresche, la carità, la compassione e l’abnegazione ai propri giuramenti furono i capisaldi con cui Thyria venne costruita, pietra dopo pietra. Dopotutto Thyria era un’idea che aveva casa nella grande città di Dancalin. Sfruttando la grande pianura su cui sorge il regno, i Cavalieri di Dancalin divennero presto leggenda e la forza militare più temuta dell’intera Thyria, mentre i suoi confini vennero sempre più fortificati, nella difesa delle genti che vi trovavano riparo all’interno. Inoltre le leggende che vorticano attorno alla misteriosa figura del Re fondatore, lo additano come un avventuriero, prima che un Re; una persona dedita alla ricerca, all’avventura, all’altruismo ed alla scoperta, tutte qualità che ispirano ancora attualmente i giovani a prodigarsi in viaggi e missioni oltre le mura della città. Col passare dei secoli, però, e con l’inasprirsi della regole religiose, il Regno di Thyria ha contaminato inconsciamente molti dei propri valori: l’onore è diventato orgoglio, la carità è diventato obbligo alle donazioni templari, mentre l’idea di un Regno Rifugio passò in secondo piano, per lasciare il passo ad un luogo chiuso, dove ciò che è additato dalla Fede come “profano” o “empio” viene cacciato, catturato ed epurato sul rogo dagli Inquisitori. Attualmente, Thyria è un Regno basato sugli Ideali di Onore e Fede, portati fino all’estremo in molti casi, nonostante vi siano ancora cavalieri votati all’Antico Codice.

– Geografia –
Il Regno di Thyria sorge in una posizione strategica, su una piccola penisola che da sul mare, questa scarsità di terreno forza eventuali eserciti opponenti a essere impossibilitati ad accerchiare del tutto il castello e i muri di difesa rendendo più semplice il compito di difesa dell’esercito locale. Nonostante ciò la necessità di terreno ha fatto si che la città si espandesse anche fuori dalle mura, creando borghi poco distanti dalla città principale, principalmente fondati sull’agricoltura o sulla pesca, che abbonda grazie alla vicinanza con il mare e il fiume dei Giusti. Il resto del regno è lasciato più spoglio, con ampie praterie solcate di tanto in tanto da qualche fiume minore o da piccolissime colline, rendendo il terreno ideale per combattimenti a cavallo. Il bosco risulta confinante con le lande di Axetarg ed è proprio a causa di questa vicinanza ad essi che il regnante Percival Dinadal Taylor III ha creato solo negli ultimi anni un avamposto militare sul confine del bosco a fare da difesa avanzata e vedetta, oltre a difendere i falegnami intenti a recuperare il legno per il regno. La Via Imperiale è sorvegliata da Torrette di Guardia in cui un Cavaliere abile nella Magia di Evocazione è pronto a dare l’allarme ed evocare, nel caso, i drappelli di soldati dedicati alla sua torre. Per questo motivo Thyria ha sviluppato uno dei sistemi di difesa territoriale più funzionali. Il regno di Thyria presenta anche una catena montuosa lasciata agli elfi alti che hanno deciso di stabilirsi ai piedi delle montagne creando alcune città elfiche di relativamente media grandezza, sottostando comunque alle leggi di Thyria. Il clima di Thyria risulta mite e temperato in tutto il regno rimanendo di media sui 20-25 gradi nei mesi più caldi e di 5-10 gradi nei mesi invernali. L’estate risulta particolarmente più piacevole grazie alle correnti d’aria sia dal mare che dalla pianura rendendo il clima più secco e sopportabile.


– Fauna –
Essendo per la maggior parte pianura gli animali più comuni sono animali di media o piccola taglia come lepri e fagiani, oltre a uccelli come falchi o corvi. Sono presenti anche cervi e cavalli selvatici, spesso catturati per essere usati come cavalcature dai cavalieri del regno. Nonostante, infatti, vi sia un florido commercio ed allevamento di cavalli a Thyria, molti giovani cavalieri preferiscono seguire le antiche tradizioni e cercare di domarne uno selvatico, a cui legarsi. Nelle zone più vicine al fiume sono molto comuni anatre e cigni, specialmente vicino a Dancalin. Non mancano nelle parti boschive i cervi o i cinghiali, spesso cacciati per la loro carne. Il pesce non manca mai nel regno di Thyria grazie alla vicinanza sia del mare che del fiume, nonostante il Regno non abbia una vera cultura marittima e, infatti, il pesce rimane un tipo di cibo più ricco e pregiato, rispetto alla carne, alla frutta ed alla verdura.
– Popolazione –
La popolazione del Regno è largamente concentrata a Dancalin, sebbene vi siano villaggi, fattorie o semplici accampamenti sparsi per tutta la vallata del regno. La mescolanza razziale è all’ordine del giorno spaziando con lo sguardo nel mercato principale della Capitale del Regno, sebbene non rari siano gli episodi di razzismo o classismo da parte di alcuni cavalieri. Molto comuni sono le flagellazioni pubbliche, le gogne o, più rari, i roghi tenuti dall’Inquisizione. Fuori dalla città sono presenti paesini di piccole o medie dimensioni dove quasi tutti i forestieri vengono visti e controllati con attenzione, sia dai Cavalieri sia dal normale esercito regolare del Regno.
Le razze più popolose sono: Umani, Elfi, Prescelti , Chimere, Gandrak, Acquatici,
Mediamente popolose: Naga
Meno popolosi: Orchi, Drow , Corrotti
– Governo –
Al vertice del comando c’è sempre il Re o la Regina, seguiti da almeno quattro consiglieri che si occupano ognuno di un ramo di responsabilità: Economico, Militare, Sociale e Giuridico. Il loro numero, nella Storia passata, è aumentato o diminuito a seconda del Regnante in carica, passando perfino da governi di piccole oligarchie o addirittura da monarchie assolute. Tutte le decisioni spettano sempre al Regnante l’unico in grado di creare o modificare le leggi. Inoltre il consigliere atto alla Difesa è sempre considerato il generale delle forze armate della città, gli alti ufficiali dell’esercito si rimettono a lui nelle decisioni, comandando l’esercito in maniera piramidale. L’esercito è composto in gran parte da uomini di fanteria corazzati seppur non manchino grandi squadre di cavalleria usati fuori dalle mura o dagli avamposti fortificati, presenti in gran numero lungo tutto il regno.
Fanteria: 55 %
Cavalleria: 40%
Macchine da guerra: 5%
Capitolo a parte per quanto riguarda i Cavalieri del Regno.
Essi sono l’elite della forza armata di Thyria, competenti sia nelle arti belliche sia in quelle magiche, sono una piccola fetta della popolazione. Di norma non superano mai il centinaio di unità, sparse per il Regno o per tutta Feyon, per portare Ordine, Fede e Giustizia.
Ogni Cavaliere deve affrontare un durissimo allenamento preliminare per passare al rango di Scudiero e così, se meritevole, andare a servizio di un Cavaliere e sotto di lui passare due anni di addestramento. Solo dopo questo periodo di tempo, se il Cavaliere lo giudicherà valente, lo Scudiero passerà a Cavaliere, dopo aver firmato l’Antico Codice e prestato giuramento nel Tempio del Cavaliere.
– Antico Codice –
Dentro il cerchio della tavola, sotto la sacra spada, un cavaliere deve giurare di obbedire al codice che è senza fine, senza fine come la tavola, un anello legato all’onore. Un cavaliere giura di essere valoroso, il suo cuore conosce solo la virtù, la sua spada difende gli inermi, la sua forza sostiene i deboli, la sue parole dicono solo la verità, la sua ira abbatte i malvagi. Il giusto non può morire, se un uomo ancora ricorda, le parole non sono dimenticate, se una voce le pronuncia chiare, il codice per sempre riluce, se un cuore lo conserva strenuamente.
– Economia –
La moneta del regno è da sempre stata utilizzata come mezzo di scambio per i beni e i servizi. È sempre stata ricavata da rame, argento e oro, e a seconda della rarità del materiale se ne determina il valore: 100 pezzi di rame, ad esempio, valgono una moneta d’argento e 100 d’argento valgono una moneta d’oro. Successivamente questo sistema è stato ufficializzato anche a Riohnet, rendendo la moneta un mezzo di scambio accettato e diffuso in ogni regno. Ogni moneta, indipendentemente dal suo valore, viene chiamata “Scudo”.
L’economia di Thyria risulta particolarmente fiorente nel settore bellico, dato che sono i principali forgiatori ed esportatori di armi ed armature. Inoltre hanno monopolizzato, nel tempo, il mercato delle cavalcature da guerra, diventando i massimi venditori delle stesse, grazie ai larghi appezzamenti nel Regno, trasformati in allevamenti. Una ENORME fetta dell’economia del Regno, però, restano i suoi stessi Cavalieri che, negli ultimi secoli, sono stati spesso chiamati da signori locali per sbaragliare briganti, uccidere Abomini o portare pace in conflitti legali; il tutto ovviamente con lauti compensi che, per Giuramento, il Cavaliere versa quasi interamente al Regno.
– Cultura & Abbigliamento –
Nella cultura di Thyria risiedono come cardine principale i valori succitati, mutati o corrotti in molti cittadini, ma questa continua ricerca dell’Onore, del buono e della buona condotta ha portato la popolazione tutta (o quasi) a cercare sfoghi i propri bisogni in maniera più sibillina. Molti, infatti, sono i bordelli nascosti, le oppierie mascherate da terme o le arene clandestine che si spacciano per centri di addestramento. Thyria è diventata un Regno, infatti, dove l’apparenza, la reputazione e l’onore valgono più di un forziere di Scudi e non è strano sentire di un Cavaliere caduto in disgrazia, trascinando con sè tutta la sua famiglia, venire disconosciuto solo per riguadagnare Reputazione. Un alto senso del pudore porta i cittadini a vestirsi comunemente con abiti lunghi e coprenti, specialmente le signore tendono a indossare abiti lunghi dai vari colori e ricamati (quelle che se lo possono permettere) seppur non sia per nulla strano vedere donne indossare abiti più maschili, in quanto Thyria non ha mai mostrato uno spiccato sessismo. Non sono rari i gioielli e gli abbellimenti sia tra i nobili sia tra i benestanti con qualità ovviamente differente a seconda della disponibilità monetaria. Lo schiavismo è totalmente intollerato, in tutto il Regno, e spesso gli schiavisti vengono allontanati dal Regno, se non obbligati (nei casi peggiori) a liberare i loro schiavi e dar loro un obolo di libertà.

– Fede –
L’Unico ed i Santi
A differenza degli altri Tre Regni (Sultanato di Mumya, Impero di Oshuu, Egemonia dei Clan di Axetarg), il Regno dei Giusti ha sviluppato nella sua storia una connotazione totalmente differente delle quattro divinità primigene. Esse sono state raffigurate, col tempo, NON come Divinità ma come Santi, Avatar, portavoce delle diverse sfaccettature dell’Unico vero Dio, di cui non vi sono raffigurazioni visive, in quanto cercare di “riprodurne” l’aspetto equivarrebbe a rappresentare una divinità diversa da lui. Per questo i Thyriani pregano l’Unico, a lui muovono la propria fede, ma è verso i Santi che rivolgono attenzione, offerte, monili e altari.
Il Cavaliere /Armong
Il Cavaliere è la rappresentazione dell’Onore, della Virtù e del rispetto in battaglia. Egli incarna tutto ciò che c’è di Giusto dell’Unico, sia come rispetto per le Leggi sia per la Morale. Viene pregato da soldati, dai Cavalieri e da coloro che devono combattere in qualche modo, affinchè fornisca loro aiuto nelle battaglie che li attendono, ma non solo. Anche Giudici, Avvocati, Mercenari e coloro che devono stringere un Giuramento, lo fanno nel nome del Cavaliere. E’ possente e onorevole in battaglia, rispetta il suo codice d’onore e mantiene le alleanze a discapito della vita. Le messe del Cavaliere si tengono a mezzogiorno, e la sua festa più importante è al Primo Mese del Cavaliere, dove si tengono duelli (spesso mutati in veri e propri Tornei). Viene spesso raffigurato in sella ad un Cavallo di Armong, per ovvia tradizione per quanto a Thyria il nome “Armong” abbia perso qualunque epiteto divino, e impugnante una lancia da battaglia con scudo a mandorla.
Il Mercante/Rhotyx
Il Mercante incarna l’Ambizione personale, il voler raggiungere i propri obiettivi, la Determinazione e, soprattutto, la Resilienza di fronte alle avversità del fato. Egli viene facilmente equiparato ad un Bagatto, ad un Ciarlatano e, come tale, mette spesso in avviso chi lo prega dalle possibilità del cambio del vento, infatti, è anche la Divinità che governa su ciò che è oscuro, sulla Fortuna e sulla Sfortuna, e non sono pochi i ladri che si votano al Mercante. Ama la ricchezza non in quanto tale ma per le cose che si possono fare o comprare con essa. Adora contrattare, tanto che vi sono leggende su contrattazioni tra lui ed il Traghettatore durate anche anni. Domina sugli affari leciti e su quelli illeciti, sui mercati pubblici come sul mercato nero. La sua messa viene praticata a metà del pomeriggio, a distanza uguale tra alba e tramonto. La sua festività si celebra nel Secondo Mese del Mercante, in cui viene organizzato un grande mercato con grandi sconti. Viene raffigurato sempre con una maschera sul volto,
La Madre/Genithalia
La Madre è l’incarnazione vivente della Fedeltà, dell’Amore, della Carità e della Compassione. Lei è letteralmente la parte dell’Unico che è votata alla cura di tutte le cose che crescono, specialmente quelle seminate. Controlla la crescita delle piante, degli animali, dei mortali, ma non solo. La scoperta di una nuova vena di ferro viene, di solito, portata a grazia della Madre, poiché darà nuova “vita” al commercio, una spada che viene forgiata sarà facilmente votata alla Madre, poiché farà nascere un nuovo guerriero, e così via. Viene rappresentata come una donna dalle forme generose, dai fianchi larghi ed il ventre sempre gravido, dal volto rubicondo ed il sorrido dolce. Le messe delle Madre si svolgono al tramonto. Il rituale più importante è quello svolto durante il Primo mese della Madre, dove viene celebrata una festa della fertilità.
Il Traghettatore/Anuna
Il Traghettatore è la parte più controversa dell’Unico. Secondo alcuni è il Santo protettore di coloro che muoiono in battaglia, il loro traghettatore (appunto) dal regno dei Vivi a quello dei Morti. Secondo altre iconografie esso ha questo nome in quanto funge da guida anche per i vivi, li aiuta quando sono fermi ad un bivio, figurativo o meno, ed è colui che accende le Stelle per far si che i viandanti non si perdano. Egli è, però, anche il Giudice dei Morti in quanto il Cavaliere perde il suo ruolo nel momento in cui il mortale passa a miglior vita e, infatti, è al Traghettatore che la gente prega quando vuole fare ammenda per i peccati in punto di morte, o quando vuole assicurarsi che un defunto sia in grazia. E’ gentile, diretto e onesto, anche se a volte molto severo. La messa del Traghettatore si svolge a metà della notte, a distanza uguale tra tramonto e alba. La sua festività più importante viene svolta al Quarto mese del Traghettatore, quando si accoglie l’arrivo del Cavaliere, segno del nuovo anno che comincia. Viene raffigurato con una falce, che utilizza per mietere le anime, ma anche come ramo per la sua chiatta.
Cavalieri e Inquisitori
Dato che la Fede Thyriana non concepisce l’idea della presenza di creature, spiriti, semidei o qualunque altra possibile entità divina o semidivina, la totale tradizione religiosa è un lungo elenco di quei Cavalieri o Inquisitori che si sono distinti per Onore, per Coraggio, per Carità o per Ambizione, sempre nel rispetto della Fede dell’Unico o dei suoi aspetti nei Santi. Un breve elenco dei più famosi:
– Sir Dominic Von Loren, Cavaliere del Sole. Di umili origini, si è distinto nella caccia ai Corrotti ed agli Abomini, arrivando a diventare un Cavaliere Errante, senza scudiero, e viaggiano di Regno in Regno per liberarli dal Male. L’ultimo sui avvistamento fu proprio alle Miniere di Cristalli di Riohnet, durante una delle spedizioni, dalla quale non è mai più riemerso. Viene ricordato come un fulgido esempio del Cavaliere.
– Lord Gerardo Di Rivoletto, Inquisitore. Di origini nobili di una famiglia di mercanti di Dancalin, Il suo nome è ancora ricordato da molti Inquisitori, Diaconi e fedeli come un esempio di rigore e di severità. Portò al rogo più di 300 Corrotti e colpevoli, in meno di 5 anni di lavoro. Fu anche soprannominato “La Fiaccola” in quanto si dice che girasse sempre con una torcia accesa, pronto per appiccare il successivo rogo. Fu trovato morto, squartato e con la sua testa aperta e riempita di sterco, con un simbolo di un Sole Nero impresso a fuoco sulla faccia, in un villaggio di Thyria, molto a sud di Dancalin.
– Lord Rowan Porter, Inquisitore. Di origini nobili, egli votò tutta la sua vita alle opere di bene e di carità, soprattutto facendo un enorme lavoro di proselitismo sul confine con Axetarg, riuscendo perfino a convertire un paio di Clan alla fede Thyriana. Si dice che le sue opere, però, siano una delle principali cause dell’astio tra Thyria ed Axetarg stessa, vedutasi “rubare” dei confratelli. Ancora in vita, per grazia del Traghettatore, ora gestisce la mensa di carità a Dancalin, oltre che occuparsi dell’orto dell’Inquisizione nel retro della Chiesa.
– Sir Alistair LeBlanc, Cavaliere dell’Orso. Di origini contadine, fece carriera nell’esercito regolare Thyriano, prima di essere preso sotto l’ala del Cavaliere Mordred. Con la sua guida si vota al Giuramento del Cavaliere ed all’Antico Codice, e diventa uno dei più ferventi Cavalieri dell’Ordine. Viene inviato spesso a sedare piccole rivolte, o ad addestrare truppe, o a rinfrancare il morale grazie al suo carattere più “bonario” date le sue stesse origini. Venne scelto dal Re in persona come scorta del proprio secondogenito, mandato al confine con Axetarg per stilare un trattato di tregua con alcuni Clan di confine, e perse la vita nel tentativo di difendere quella del rampollo reale. Il suo Scudiero, Everett Kellam, è stato l’unico sopravvissuto della spedizione e ha riportato la scomparsa del Cavaliere, a cui è stata eretta una statua in una delle piazze secondarie di Dancalin
– Lord Agravaine d’Auxonne, Inquisitore. Diventato famoso come Addestratore di giovani Inquisitori, è quello che detiene la cattedra in Chiesa per i Seminaristi. Egli interroga, spiega e, soprattutto, inculca nella mente dei novizi i precetti su cui l’Inquisizione, Dancalin, Thyria e Feyon stessa si reggono, facendo in modo che la Fede dell’Unico sia incrollabile e insindacabile. È un maestro dal pugno di ferro ed è tradizione di famiglia che un d’Auxonne, per generazione, entri nell’Inquisizione. Attualmente è di stanza a Dancalin, facendo spola su Riohnet ogni due o tre mesi, per dare l’avvio alla nuova sede centrale dell’inquisizione del Libero Stato, ma è anche uno dei più grandi sostenitori della conquista religiosa degli altri Regni ed ha causato, negli anni, non pochi incidenti diplomatici.
L’Inquisizione
Nonostante la Fede sia professata come libera e pacifica, Thyria ha sviluppato, ormai da diversi anni (circa 550), una vera e propria Inquisizione per guidare i fedeli ed epurare l’empietà da Feyon. Questa organizzazione è alla luce del sole, temuta dai cittadini e dai Cavalieri stessi in quanto, essere tacciati di Eresia, comporta una perdita notevole di Reputazione nel Regno. L’Inquisizione è votata alla protezione della Fede dell’Unico e dei suoi figli (con un occhio di riguardo per i Prescelti) e per l’Epurazione della Corruzione (con un pugno di riguardo per i Corrotti). Questo porta, spesso, a vedere Prescelti tra le fila dei Cavalieri o degli Inquisitori, e Corrotti legati ai pali per i roghi, non così comuni, ma neanche così rari nel Regno. Gli Inquisitori hanno notevoli diritti e privilegi, tra cui: poter requisire oggetti (perfino case) nel nome dell’Unico, poter arrestare, Inquisire qualcuno (quindi portarlo a giudizio per Eresia), nominare Cavalieri o Revocare il Cavalierato, indire messe, e molti altri. Il Sommo Inquisitore ha poteri totali sull’organizzazione ed è una delle figure più di spicco di Thyria, arrivando ad essere uno dei Consiglieri del Re.
– Leggi –
Le leggi di Thyria sono da sempre complesse e estremamente dettagliate seppur ogni cittadino sia tenuto a saperne almeno le linee generali di buon comportamento, spesso spiegate direttamente dalle guardie o dai cavalieri a voce per i cittadini meno acculturati, qui riportate sono le leggi spiegate in pochi semplici punti di facile comprensione per chiunque. E’ comune che i nobili siano trattati differentemente e spesso puniti con più leggerezza nella decisione della pena, grazie al loro ceto sociale. Qui riportate sono solo le leggi principali che ogni cittadino è tenuto a conoscere.
- Il Regno è governato dalla famiglia Reale. La parola del Re o della Regina è legge e chiunque derida o offenda a famiglia Reale o non ne riconosca l’autorità verrà severamente punito con la prigione a vita, nei casi migliori, o con la pena capitale.
- Commettere crimini gravi a Thyria assicurerà una pena adeguata alla gravità dell’illecito commesso. Questo genere di crimini verrà vagliato da una giuria di Cavalieri e Inquisitori.
- Commettere crimini lievi a Thyria, comporta una pena adeguata alla gravità dell’illecito commesso. Questo genere di crimini verrà vagliato da un singolo giudice che ne stabilisce la pena, solitamente con un rimborso monetario o di beni.
- Le effusioni in pubblico, di qualsiasi entità, sono da considerarsi crimini lievi. In alcuni casi possono essere vagliati dalla Guardia o dal Cavaliere che ne richiama l’attenzione.
- Lo schiavismo e la prostituzione sono lavori esecrabili e immorali, per questo puniti e banditi da Thyria. Qualsiasi Thyriano indipendentemente dal rango non può possedere alcuno schiavo, pena la liberazione di quest’ultimo e un risarcimento monetario per il tempo in cui ha servito.
- La libertà di culto non è concessa ai cittadini di Thyria, qualsiasi altra fede professata verrà considerata come Eresia venendo severamente perseguita dall’Inquisizione.
- Nascondere o aiutare Corrotti viene considerato come un crimine e punito di conseguenza, a ogni cittadino Thyriano viene espressamente richiesto di segnalare ogni Corrotto individuato alle autorità nel minor tempo possibile.
- Ai cittadini di Thyria è concesso usare e lasciare in mostra armi di difesa personale unicamente al di fuori di Dancalin. All’interno della Capitale è vietato portare armi. I nobili fanno eccezione a questa legge.
- Le unioni in matrimonio tra membri dello stesso sesso sono consentite, sebbene esse non diano gli stessi diritti delle coppie di sesso diverso: essi non possono adottare infanti ed i loro figli NON possono anelare a diventare Cavalieri.
- I cittadini hanno differenti diritti e doveri nel Regno di Thyria a seconda del ceto sociale e della razza di appartenenza in casi specifici. La maggiore età si raggiunge al diciottesimo anno di vita.
- Falsificare o contrabbandare cristalli viene considerato come uno dei crimini più gravi, comportando la pena capitale in pubblica piazza.