
Indice:
– Armong
– Rhotyx
– Genithalia
– Anuna
– I nomi nei Regni
– Il Calendario
– Le Ere
– Divinità –
Le religioni sono un argomento molto delicato a Feyon in quanto ogni regno alla sua formazione ha fatto i conti con quelle che erano le influenze maggiori presenti nella propria regione per poi portarne l’esaltazione massima. Ma tutti e quattro i credo religiosi dei vari regni attingono da un’unica fonte di entità che erano venerate in tempi ormai remoti e che nel corso degli anni hanno visto i loro nomi venire modificati e trasformati al punto tale che spesso anche i più anziani non ricordano più quali erano i nomi delle vecchie divinità. In principio c’erano quattro divinità che venivano adorate dagli esseri che abitavano queste terre, alle quali venivano riservati sacrifici o doni per ingraziarsi i loro favori, dato che i loro campi di influenza andavano, secondo gli antichi, ad influenzare determinate azioni o periodo della loro vita.
Divinità associata alla forza e alla giustizia, venerata principalmente dai guerrieri e verso la quale venivano celebrati riti propiziatori prima di grandi battaglie e che conferiva, si dice, i propri poteri a coloro che si dimostravano degni rendendoli dei guerrieri straordinari. Era impossibile quindi che tra scontri tra popoli diversi nascessero ancora più rivalità a seconda degli esiti degli scontri, per chi detenesse il favore del dio e questo ha portato nel corso del tempo ad una sempre maggiore distorsione del nome e anche degli aspetti secondari del culto. La conseguenza di ciò ha fatto si che alcuni popoli portassero ad estremizzare il ruolo di tale divinità nei confronti delle altre, accentrandone capacità e poteri, sollevando il suo status divino al di sopra di tutto e tutti. Ovviamente veniva rappresentato come un uomo dalla stazza e dal fisico imponenti, impeccabile nei lineamenti del viso e ritratto in pose vittoriose o trionfali, con armatura e spada indosso. Gli echi di tale divinità sono facilmente riscontrabili ancora nel Regno di Thyria e nel Sultanato di Mumya; ovvi riferimenti a questa divinità si possono trovare anche nelle Lande di Axetarg e nell’Impero di Oshuu, anche se con spicco minore.

Divinità dell’intelligenza e della scaltrezza, venerata da coloro i quali non facevano affidamento alla forza bruta per risolvere i loro problemi e che preferivano sfruttare la loro materia grigia come arma. Non vi era nessun tipo di rivalità od opposizione nei confronti di Armong, ma con il corso del tempo questa divinità è stata sempre di più vista come un contro altare della prima, in quanto alcuni dei suoi seguaci appunto si affidavano ad essa per aggirare la giustizia. I fedeli appartenevano ad un ampio spettro della popolazione ed erano molto eterogeni in quanto i suoi esponenti andavano dai più importanti studiosi ai furfanti, ma c’erano anche sacerdoti, sciamani e consiglieri in generale, oltre che esponenti del ramo militare che facevano della tattica i loro punti di forza. Spesso raffigurato come un’entità, dal sesso indefinito, avvolta in un mantello che lascia intravedere solo la parte inferiore del viso che portava sempre con se un sorriso furbesco sulle labbra. Con il passare del tempo, il ruolo di questa divinità è diventato più ambiguo ed indefinito, ma forse non è stato altro che la massima espressione del vero ruolo e potere della stessa.

La dea della fecondità e della vita in tutti i suoi aspetti, spesso raffigurata come una donna nel fiore degli anni dalle forme sinuose e abbondanti, a rimarcare appunto la fertilità e la prosperità. A lei si alzavano preghiere da parte di donne e uomini che cercavano di avere un figlio, che fossero umili contadini o i membri più importanti della comunità, dall’altra parte invece si facevano rituali per fare in modo che i raccolti fossero abbondanti e che permettessero di vivere in maniera agiata durante l’anno. Ci sono ancora voci e leggende attorno a questa divinità e di alcuni antichi e segreti altari, dove superando delle prove era possibile ingraziarsi il favore della divinità; i racconti più inverosimili narrano di alcune persone che dopo aver pregato con successo presso tutti questi altari siano stati in grado di entrare in contatto con lei. Ma sono solo leggende, forse. Come per le altre divinità, i suoi seguaci nel corso del tempo hanno fatto propri i suoi insegnamenti e le basi della sua venerazione sono state modificate un po’ a seconda della regione in cui questa religione si è sviluppata, trovando delle espressioni abbastanza importanti soprattutto nell’Impero di Oshuu, ma con riferimenti piuttosto importanti anche nelle Lande di Axetarg che nel regno di Thyria ed infine nel Sultanato di Mumya.

Dea della morte. Nonostante potesse essere vista con un’accezione prettamente negativa, la divinità veniva associata spesso al rinnovamento e alla rinascita anche se in maniera indiretta, come lo stesso nome poteva far intuire. Tutto per poter nascere ha bisogno che qualcosa prima finisca. Era uno dei punti cardine della sua religione, che aveva come esponenti sciamani prima di tutto, insieme a sacerdoti e uomini di fede che si premuravano di “accompagnare” i morti nel loro ultimo viaggio. Di certo quello che riguardava la divinità non era tutto rose e fiori, infatti i fenomeni di moria di animali o persone, venivano associati a lei, così come venivano fatti dei riti propiziatori nei suoi confronti prima dei raccolti per evitare che potesse metterci lo zampino e causare gravi danni o prima di una battaglia per assicurare le anime dei soldati che sarebbero caduti in combattimento. Veniva spesso raffigurata come una donna di età avanzata, che premurosamente si accostava ai morti per accompagnarli nel loro ultimo viaggio, altre volte invece aveva un aspetto decisamente più terrificante mentre scatenava su chi riteneva meritevole la sua ira. Una sua forma viene ancora oggi venerata nelle Lande di Axetarg principalmente, nelle altre nazioni la sua figura assume sempre connotazioni non sempre univoche come il ruolo della Morte merita.


– I nomi nei Regni –
Armong | Rhotyx | Genithalia | Anuna | |
Mumya | Bastyah | Thuatha | Hisis | Anoxy |
Thyria | Il Cavaliere | Il Mercante | La Madre | Il Traghettatore |
Oshuu | Atz-mang | Rout’i | Ginkotsune | Hanae |
Axetarg | Limidar | Nosrim | Donea | Drunidia |

– Il Calendario –
Lo svolgersi dell’anno, su Feyon, è intervallato da quattro stagioni naturali (Inverno, Primavera, Estate e Autunno) che si ripetono ciclicamente ed alle quali sono legate le Divinità che ne portano le caratteristiche.
Inverno – Anuna
Primavera – Genithalia
Estate – Rhotyx
Autunno – Armong
Per questo motivo, i mesi da cui è composto l’anno su Feyon sono, anch’essi, legati alle divinità che compongono le stagioni. Essi non hanno un nome specifico, ma sono numerati e nominati in base al Dio a cui sono stretti a filo diretto.
Primo mese di Anuna
Secondo mese di Anuna
Terzo mese di Anuna
Primo mese di Genithalia
Secondo mese di Genithalia
Terzo mese di Genithalia
Primo mese di Rhotyx
Secondo mese di Rhotyx
Terzo mese di Rhotyx
Primo mese di Armong
Secondo mese di Armong
Terzo mese di Armong
Naturalmente, questa nomenclatura di calendario è stata modificata ed i nomi delle Antiche Divinità sono stati rimpiazzati da quelli del Pantheon dei Regni. Ciascuno ha mantenuto la stessa divisione, per comodità e per decisione comune, ma se a Thyria i mesi dell’Inverno sono quelli del Traghettatore, a Oshuu sono quelli di Hanae.
– Le Ere –
Lo scorrere del tempo, su Feyon, è scandito dal passaggio delle Ere.
Queste hanno un periodo di 1000 anni tra l’una e l’altra ed il nome dell’era successiva è deciso dalle riunioni dei Sommi Sacerdoti delle varie chiese in base ad eventi particolari accaduti in quella ancora in corso.
Per esempio:
l’attuale Era di Gioco è quella del Grifone, in quanto nell’Era precedente (quella del Drago) l’ultimo Grifone è andato ad estinguersi, dopo una feroce caccia a queste creature per la sua pelliccia, da cui si fabbricavano armature leggere resistenti quanto le pesanti.
N.B.
TUTTI i PG creati, di partenza, sono reputati Credenti (nè Atei nè Veri Credenti) data l’ambientazione fortemente Deistica. Questa connotazione porta, quindi, i PG ad avere per forza (a meno che non prendiate il Difetto Ateo) una conoscenza ed una “fiducia” nelle Divinità (del proprio Regno, o anche di entità più spirituali, o di un proprio credo, a seconda della coerenza del BG e dell’aderenza all’ambient). Questa fiducia non deve essere vista come cieca (a meno che non prendiate il Pregio Vero Credente) ma come un retaggio dell’educazione, dato che la famiglia, gli amici, l’intero Regno attorno al vostro PG segue ed ha fiducia, appunto, negli Dei.